DanSoma - Il Training Posturale per il miglioramento del Benessere e della qualità del Movimento
DanSoma è un training psicofisico che, basandosi su uno stretching posturale, ha la rara e preziosa caratteristica di migliorare contemporaneamente sia il benessere che la qualità performativa del praticante e rappresenta una ricerca personale sulla applicazione dei principi teorico-pratici che caratterizzano l'Approccio Biotransazionale (*) come metodo riabilitativo.
Storia di DanSoma
DanSoma è il frutto di una ricerca teorico-esperenziale lunga 15 anni in cui Daniele Sardella, arrivato come paziente allo studio medico Biotransazionale (2003) per curare alcuni traumi fisici, intuisce l'effetto positivo dei principi teorico-pratici dell'Approccio Biotransazionale anche come training personale per il suo lavoro da performer e lo abbraccia come unico training notandone da subito i grandi benefici a livello di incremento di possibilità e qualità performative e contemporaneamente continuando a percepire un costante miglioramento a livello del benessere psico-fisico, che continua tuttora.
Il primo risultato concreto della applicazione di questo training è stato lo studio del Verticalismo (equilibrio sulle mani) in una maniera originale che facilita fortemente il raggiungimento dell'asse corporeo in posizione capovolta e dunque incoraggia la ricerca dell'equilibrio in tale situazione con il minor sforzo possibile..!
Tale visione considera le verticali come una possibilità dinamica all'interno della ricerca di movimento e non come unico obiettivo statico ed ha portato dopo qualche anno (2012) ad integrare tale studio con lo studio del movimento in cui la confidenza del contatto delle mani col pavimento aumenta lo spettro delle possibilità di reazione del movimento alla direzione esistente nello spazio e lo rende dunque allo stesso tempo più acrobatico, più fluido e più efficace.
Utilizzando questo approccio è conseguito naturalmente lo studio del Movimento Acrobatico Fluido e della Contact Improvisation Acrobatica.
Questa esplorazione continua a rappresentare al momento la ricerca più appassionata ed efficace di Daniele.
(*) L'Approccio Biotransazionale deriva da un modello teorico messo a punto da G.F. Brunelli, medico di formazione occidentale, negli anni '60. Tale modello descrive la logica di funzionamento dell'essere vivente e considera l'individuo come un sistema complesso integrato di messaggi, connettendo i fenomeni fisici, biologici e chimici con quelli psicodinamici. Il corpo dunque non ha un'intelligenza ma è un'intelligenza ed il movimento articolare è concepito come il fattore principale per il mantenimento dell'equilibrio che garantisce il benessere.
L'Approccio Biotransazionale dà origine a specifiche metodiche di intervento mirate al ben-essere individuale tra cui una pratica riabilitativa che si basa su esercizi di autoallungamento (stretching posturale) che, tendendo a recuperare il potenziale articolare dell'individuo, aumentano la sua capacità adattativa e dunque il suo benessere.
Tali esercizi utilizzano in maniera funzionale tecniche di respirazione e direzioni articolari che rendono la trasmissione del segnale e lo stretching più efficaci a livello globale, e sono accompagnati da una pratica di educazione al movimento coerente che utilizza una forma semplificata di Tai-Chi e che ha la funzione di ridistribuire le tensioni a livello globale e permettere al corpo di ritrovare un nuovo equilibrio.
Essendo tale approccio terapeutico basato sullo scioglimento delle tensioni non funzionali (che provoca un aumento della disponibilità articolare ed il ripristino delle connessioni tra le parti), sul recupero della simmetria e sullo studio del Movimento Coerente, esso risulta di una efficacia straordinaria come training psico-fisico per il performer e per lo sportivo nonché come strumento di crescita ed evoluzione personale.